La Spiritualità

La sptitualità propria della §Congregazione è caratterizzata dalla fede e della missione, il carisma di fondazione. Il Missionario della Fede deve avere una solida spiritualità contemplativa e apostolica perché deve essere ricco di vità interiore. La spiritualità dei Missionari della Fede è segnata dalla Santissima Trinità e per loro essere consacrati significa vivere la vita come annuncio di ciò che il padre, per mezzo del figlio, nello Spirito Santo, compie con il suo amore, la sua bontà, ola sua bellezza. Per i Missionari della Fede, il punto essenziale della vita è la sequela di Cristo evangelizzatore inviato dal Padre per annunciare il Regno.

La relazione essenziale tra la Madre di Gesù e il Sacrerdozio dei ministri del Figlio suo Caratteriza la pietà mariana e il campèo primario della operosità dei Missionari della Fede, cioè l’aiuto ai sacerdoti, e la invocano con il titolo di Maria Regina Confessorum Fidei.

Per i Missionari della Fede:

la parola di Dio deve essere vissuta e annuciata. Il contiunp contatto con la Parola di Dio permetterà ai Missionario della Fede di approfondire il mistero di Cristo Sacerdote e lo farà maturare nella vissione di fede, imparando a guadare la realà e gli avveniomenti con lo sguardo stesso di Dio, fino ad avere il pensiero di Cristo;

La preghiera è contemplativa e apostolica, Questo spirito contemplativo-attivo proprio della Congregazione è carismatico, e richede orazione non solo vocale, ma anche mentale e unitiva;

Il silenzio è orante perché è il modo più conosono alla creatura umana per comunicare con il suio Creatore, per meditare profondamentte e per contemplare i divini ministeri;

La Provvidenza è stile di vita dei Missionari della Fede perché vivono di fede nella divina Provvdenza che ogni giorno soccorre i suoi figli.

La vita di fede vuoi dire essere sobri, vigilantio, operosi nella preghiera, prudenti, sapienti, semplici, umili, santi e dotti e mettere al primo posto la ricerca della volontà di Dio;

L’Eucaristia è mistero della fede per l’evangelizzazione. L’incontro con Cristo, continuamente approfondito nell’intimità eucaristica, suscita in ciasun Missionario della Fede l,urgenza di testimoniare e di evengelizzare;

Il Carisma e la spiritualità propria si concretizza nella totale rinuncia e radicale distacco per vivere in un vero e continuo stato d’abbandono filiale alla volontà del Padre Celeste.

Vita nello Spirito fonti e mezzi

Vita spirituale è la vita della santissima Trinità comunicata a noi dallo Spirito che ci è dato fin dal battesimo e che ci sospinge verso la santità fino alla pienezza di Cristo Gesù.

Lo Spirito di Dio rispetta le caratteristiche, i talenti, i carismi che Egli stesso ha dato a ciascuna persona, a ciasun gruppo e categoria umana: di qui le diverse spiritualità o diversi modi e vie attraverso le quali lo Spirito ci conduce alla pienezza della carità.

Ogni Istituto religioso ha una sua spiritualità conforme al carisma di fondazione.

La spiritualità propria della nostra Congregazione è caratterizzata dalla fede e dalla missione, nostro carisma di fondazione. La fede la vogliamo vivere come abbandono totale e fiducioso in Dio in una adesione d’amore e in una obbedienza che ci fa liberi. Su Cristo, che lo Spirito ci presenta come il Figlio amato, noi programmiamo la nostra vita, ci lasciamo guidare dalla sua parola e dal suo esempio fino alla croce.

La sua parola: “Chi perda la sua vita per me la troverà” segna il nostro itinerario ascetico fino alla totale rinuncia e al radicale distacco.

Centro e nutrimento della nostra spiritualità di fede e fonte della missione è la S. Eucaristia celebrata e adorata. In essa ci uniamo al sacrificio sacerdotale di Gesù e traiamo particolare attenzione e impegno per i nostri fratelli sacerdoti in difficoltà.

Oltre la preghiera liturgica e quella comunitaria, ciascuno dia spazio alla orazione personale mentale e alla contemplazione fino a raggiungere un perfetto equilibrio tra azione e contemplazione e fare della nostra esistenza un sacrificio perenne gradito a Dio.

La vita nello Spirito esige il raccoglimento personale e di ambiente dove viviamo in silenzio “carico di presenza adorata” che permette all’Altro di parlare, quando e come vorrà e a noi di comprendere quella parola, e favorisce la comunicazione fraterna e la capacità di ascolto e comprenzione vicendevole.